giovedì 27 agosto 2009

GLI INTRAMONTABILI

Finalmente mi trovo nuovamente a dover riparire per un lungo viaggio (si tratta solo di un mesetto, niente a confronto con l'esperienza Erasmus, ma stavolta sono davvero "all alone and miserable"), e mi si è posto davanti il Vero Problema. Cercherò di esporlo brevemente: oggi pomeriggio mi sono resa conto di avere bisogno delle seguenti cose:
  • un porta-computer che riesca a conservare il Piccolo Netty, altrimenti detto "Portatore Sano della Tesi della Specialistica" (detto anche P.S.T.S.);
  • Un baglio a mano, che però non fosse troppo professionale... anzi, pensandoci bene, quasi un piccolo zaino da campeggio...
  • Una borsa semi-professionale in grado di contenere i quintali di libri e di documentazione che mi dovrò potrare dietro nei prossimi nove mesi (una donna incinta fatica di meno...)
Stavo vagando disperata nel Malefico Centro Commerciale (accompagnata come sempre dalla Fantastica Evina), quando... Miracolo!! Apparizione!! Estasi!! Eureka!! L'ho trovato!
Lui! L'inimitabile! L'unico! L'insostituibile!

L'INVICTA!!!

nb: non è uno spot pubblicitario, e nessuno mi ha pagata per scrive quanto sopra...

sabato 21 febbraio 2009

COME SOPRAVVIVERE ALLA STESURA DELLA TESI

In questo momento, molti dei miei amichetti stanno scrivendo la tesi, tranne il mio cuginetto che si è laureato martedì. Per tutti coloro che sono alle prese col Fantastico Mondo della Tesi, ho steso questa serie di consigli:
  1. Se passi i prime tre giorni a piangere davanti al computer, non preoccuparti: è normale;
  2. Sei esonerato dalle normali procedure volte al mantenimento dell'igiene personale;
  3. Però se il sabato sera vuoi uscire, vedi di rimediare: già la tua vita sociale langue, non mi sembra il caso di peggiorare ulteriormente la situazione;
  4. C'è solo una persona in grado di poterti sopportare: il tuo cane;
  5. Se il cane scappa, forse stai esagerando;
  6. Vedi di fare qualche passeggiata, o almeno di alzare le tapparelle, se non vuoi assumere un atteggiamento spettrale;
  7. Se invece il tuo sogno è quello di farti crescere i canini e di mordere le giugulari, continua pure;
  8. Comunque ricordati che l'essere diventato un vampiro non ti esonera dal laurearti;
  9. Con quello che hai pagato di tasse universitarie...
  10. Ultimo consiglio: stai calmo, tanto la tesi non la leggerà nessuno.

giovedì 2 ottobre 2008

MILLE E PIU' RAGIONI PER STUDIARE (E NON PERDERE IL PROPRIO TEMPO GIROVAGANDO SUL WEB)

Il commento lasciato al mio ultimo post da "Volutamente Anonimo", mi ha spinta a buttare giù la seguente lista, volta a motivare gli studenti sfaticati, per riportarli sulle loro scrivanie e sui propri libri:

  1. Dopo anni di studio, e dopo essersi guadagnati con stages, masters ecc. ecc., un sudatissimo curriculum vitae pieno di tante belle qualifiche, potrete sempre trovare un impiego statale al turismo;
  2. La gobba alla Leopardi sta tornando di moda;
  3. Anche gli occhiali; per questo, consiglio di studiare in posti poco illuminati, magari a notte fonda, in modo da rendere l'apprendimento ancora più romantico;
  4. Che ci fai su internet?! Tanto vai sempre sui soliti quattro siti o rompi le scatole ai tuoi contatti su Messenger;
  5. Non è che fissare la tua pagina di Facebook per ore e ore, ti aiuti a farti arrivare squilli, regalini o cose simili

Ovviamente questa lista è stata fatta di getto, e si accettano consigli e suggerimenti...

domenica 14 settembre 2008

MILLE E PIU' RAGIONI PER NON AGGIORNARE IL BLOG

  1. I fantastici esami dell'8, 22 e 29 settembre;
  2. La mancanza della connessione internet a casa nuova;
  3. Lo sporco computer della biblioteca comunale che non mi fa accedere al mio blog;
  4. L'aver lasciato la tessera per l'accesso all'internet point a casa-genitori;
  5. L'aver pensieri stupidi che mi assillano la testa... come quando spedisci una mail, e per un attimo hai l'impressione di averla mandata alla persona sbagliata, persona che NON DEVE ASSOLUTAMENTE venire a conoscenza del contenuto della mail... Una volta che ci si è rassicurati, però, si ha addosso una scarica di adrenalina che ci rende difficile formulare un pensiero logico e ben ponderato;
  6. Le beghe burocratiche post-ersamus;
  7. Lo stress da bega burocratica post-erasmus;
  8. L'ora passata davanti a Internet, sul sito dei trasporti del Comune, cercando di decifrare il percorso dei bus urbani, perchè non ho nessuna voglia di prendere un taxi per fare solo 15 minuti di tragitto a piedi (anche se ho con me 4 borsoni... anche se la strada è quasi tutta in salita); inoltre, se in un anno sono riuscita a decifrare la mappa dei trasporti urbani (e non) di Parigi, vuol dire che il problema non è mio...
  9. Cercare il numero dei taxi;
  10. L'oroscopo che mi dice di cominciare a gioire già da ora per un bella sorpresa che avverrà in settimana;
  11. Se si riferisce ad un aggiornamento del sito del Comune, arriva tardi;
  12. Momenti post-erasmus che ricordano la pubblicità della Costa Crociere;
  13. Il mio corpo che emette melanina a caso.

Nonostante ciò, devo ammettere che mi sento abbastanza pronta a spaccare il mondo, e magari anche ad andargli un po' incontro: forse, se ultimamente non siamo andati troppo d'accordo, è anche per colpa mia.

Forse.

mercoledì 13 agosto 2008

TRENI E TRENINI

Stanotte ho fatto un sogno: ero su un treno, e sapevo di dover scendere alla fermata successiva ma, non ricordandomi nè il perchè, nè il per come, sapevo anche che non ce l'avrei fatta. Arrivati alla fermata, decido di fregarmene, e scendo ugualmente. Mentre il treno riparte, mi ricordo qual'era il motivo che mi doveva tenere ancorata a quella carrozza: avevo disfatto il mio zaino, e tutte le mie cose erano sparpagliate sui sedili. A quel punto decido di farmi prendere dal panico: cerco capistazione, cerco numeri di telefono, fino a quando non mi passa per la testa questo pensiero: "Ma questo è solo un sogno. Basta che mi svegli". E mi sono svegliata.
Ciò non fa che avvalorare la mia tesi, secondo la quale il mio cervello avrebbe qualcosa che non va.

giovedì 17 luglio 2008

Buon rientro in Italia! ovvero, quelle cose che quando le ho viste ho pensato : "nooooooooooooooo, non può essere vero..."

  • Hanno praticamente cancellato gli intercity, e hanno aumentato il costo del biglietto del treno... ma io dico, che me ne faccio di due eurostar all'ora sulla tratta Firenze-Bologna?
  • Mia madre ha preso pieno possesso del mio armadio;
  • Il mio vicino si è fatto una poltrona in pelle di bambini rom, prima che gli venissero prese le impronte digitali e lui si sporcasse i pantaloni di inchostro;
  • L'Altare si è fatta tatuare il proprio nome sul braccio, probabilmente temendo di scordarlo in una delle sbronze erasmus portoghesi;
  • I Bluvertigo in concerto;
  • Le centrali nucleari: ci vorranno 15 anni per costruirle, e nel 2030 le riserve di uranio saranno finite... il che significa che ci troveremo sul lastrico per costruire qualcosa che sarà inutilizzabile, e che, per il poco tempo che sarà in attività, ci riempirà di scorie nucleari;
  • I mondiali antirazzisti... non capisco come mai non ne conoscevo l'esistenza (il prossimo anno voglio portare una squadra anch'io!);
  • Guitar - Hero;
  • Non capisco come, ma non solo tutti si stanno fidanzando, ma stanno anche cominciando a figliare...

sabato 28 giugno 2008

Commento del recente sondaggio riguardante le mete preferite per espatriare

Carissimi,

finalmente siamo giunti al momento tanto atteso: il commento dell'ultimo sondaggio pubblicato su questo blog.

Mi pare giusto sottolineare come ai primi due posti si siano piazzate le seguenti mete:

La Terra di Mezzo (46 % di voti);
Amsterdam (30 %).

Questo risultato denota una seria perdita di fiducia nei confronti del mondo reale, al quale viene preferito una realtà parallela...

Ora, se volete scusarmi, devo scappare, perchè mancano solo tre giorni alla fine del mio Erasmus...

venerdì 13 giugno 2008

Dissertazione filosofica dopo il concerto di Manu Chao

Andare ad un concerto è come intraprendere un viaggio: si sa dove si sta per andare e con chi, ma ci sono tante variabili da tenere in considerazione. In primo luogo, può darsi che il posto non ci attiri più di tanto, ma quello di cui ci importa realmente è la compagnia. Può darsi anche che si stia per partire per la meta dei nostri sogni, per la quale saremmo anche disposti ad incamminarci da soli; in questo caso possiamo farci accompagnare da qualche simpatico amico sventurato, che non ha voglia di trovarci in qualche lista di persone scomparse, oppure possiamo davvero prendere baracca e burattini e metterci in cammino, consapevoli che, quasi sicuramente, incontreremo per la strada qualcuno molto simile a noi. Insomma, c'è sempre quello più convinto, e quello invece che si affida ai compagni; ma sicuramente la Filosofia del Concerto non si può ridurre nè solo alla musica, nè solo all'alcol (ebbene sì, l'ho detto). Almeno per me, è qualcosa di molto di più: è un'occasione per scoprire e scoprirsi, nel bene e nel male.
Detto ciò, piccolo appunto finale per tutti quelli che vogliono avere notizie del concerto, e non sono interessti ai miei vagheggiamenti pseudo filosofici - esistenziali - decaffeinati: bellissimo. Due ore e mezzo (o forse di più?) pienissime... credo che sia stata una delle poche volte in cui il pubblico era più distrutto dell'artista, ma non poteva fare a meno di restare perchè tutto era TROPPO BELLO. A dire la verità, quando lui è uscito per il terzo (o era il quarto?) bis, temevo che qualcuno lo impallinasse...

lunedì 9 giugno 2008

Aspettando Italia - Francia...

Oramai anche il mondo Erasmus (o almeno quello che ne rimane) è rimasto impregnato dal clima calcistico degli europei. Ieri sera, approfittando del fatto che eravamo sei dolci donzelle, abbiamo improvvisato un torneo di biliardino (che in francese ha il nobilissimo nome di Baby-Foot), che è finito allorquando il gestore, non denotando certo una spiccata sportività, ha voluto chiudere il locale. Meste, afflitte e disperate, siamo andate a comprare dell'altro vino (come se ce ne fosse stato bisogno!) e ci siamo incamminate verso i giardini del Luxembourg. Dato che molto casualmente avevamo con noi delle racchette da ping pong, e ben 2 palline, abbiamo deciso di entrare nel giardino a fianco per fare una partitina (tra le altre cose, qualcuno si era scordato di aprire i cancelli del suddetto... ma, e poi dicono che i francesi sono zelanti!).
Nel bel mezzo del nostro riscaldamento, mentre qualcuno giocava, qualcun'altro beveva e qualcuno metteva alla prova le proprie capacità motorie grazie ad un monopattino abbandonato, abbiamo notato in lontananza le sagome di cinque figure munite di racchetta... Erano dei baldi giovini francesi, che approfittavano delle ore notturne per allenarsi. A quel punto la tentazione è stata troppo forte: una delle nostre è andata da loro a proporgli un match Francia - Italia, dove ai vincitori sarebbe andata tutta la scorta alcolica di entrambi i gruppi (scorta che comprendeva circa 8 bottiglie di birra loro, e una mezza bottiglia di rosé nostra...).
E' inutile dire che siamo state battute malamente...

sabato 7 giugno 2008

Regali di compleanno

Mettendo ordine sul mio computer, ho trovato il regalo che mi ha mandato il Sindaco di Tregozzano.

Devo ammettere che è uno dei regali più simpatici che ho ricevuto... :-D

Spero che ciò mi valga la cittadinanza d'onore di Tregozzano.

venerdì 6 giugno 2008

I GATTI DEL CIMITERO DI MONTMARTRE




Parigi ha deciso di regalarci delle giornate freddine e nuvolose, che ci hanno fatto dimenticare di essere già arrivati al sei giugno. Dato che la città è ancora invasa dai turisti, ho deciso di andare a fare una passeggiata sotto casa, nel cimitero di Montmartre. All'ultimo momento ho anche deciso di munirmi della mia inseparabile macchinetta fotografica, che ultimamente è quasi diventata una specie di protesi (giusto per rendere l'idea). All'inizio ho seguito il tipico percorso turistico, giungendo a incotrare, vicino alla tomba di Truffaut, anche un mio collega italiano.
A quel punto ho deciso di dare degna sepoltura alla cartina, e di passeggiare senza meta. Mi sono ritrovata così a guardare i gatti del cimitero di Montmartre. E' difficile spiegare a parole il modo in cui questi riescano ad immeggersi in quell'ambiente: i turisti non sono tanti, ma la loro presenza stona all'interno delle avenue, cinte di lapidi che tentano di conservare la memoria di persone più o meno note. Ma quei gatti riequilibravano l'armonia dell'ambiente, così come la presenza della donna seduta sulla panchina, con lo sguardo perso nel vuoto, che probabilmente non era lì per rendere omaggio a Dalida. Forse è questo l'unico modo giusto per vivere il proprio dolore: l'accettazione calma e pacata, la consapevolezza che facciamo parte solo di un ciclo vitale che trascende la nostra volontà, e che volenti o nolenti qualcuno, un giorno, camminerà sopra di noi, così come lo facciamo noi, senza accorgencene.

giovedì 22 maggio 2008

23 ANNI E UNA SETTIMANA

Come fai
Adesso che
Sei rimasta solo te
A sperare in qualche cosa di migliore
A pensare anche al grande amore
Sei un'inguaribile romantica
Un po' isterica
Pero' simpatica
Certo unica..
Come fai
Adesso che
Non c'e' neanche piu' lui con te
Lui che aveva grandi cose per la testa
Lui che poi un giorno come niente
ha detto basta
Sei un'incredibile romantica
Un po' nevrotica
Ma non patetica
Certo unica!

Vasco

martedì 13 maggio 2008

PENSIERI PASTERECCI

Mentre pranzavo, il mio cervello è rimasto un attimo intedetto a causa di una repentina presa di coscienza... allora ho fatto una rapida ricerca su internet, e questo è il risultato:


Angela Merker, Presidente dello Stato Tedesco






Bibiana Aido Almagro, Ministro spagnolo delle Pari Opportunità






Valérie Retard, Ministro francese per le Pari Opportunità






Carmen Chacon, Ministro della Difesa in Spagna
(ps: si, è un pancione: questa donna è incinta di sette mesi)




Mara Carfagna, Ministro delle Pari Opportunità in Italia





....................................................... a me sorge un dubbio................................................................. Soprattutto dopo la visita di Putin: altro che P2, l'Italia è in mano al teatro del Bagaglino!!!

Mah.... probabilmente è un problema mio. Speriamo che non sia niente di grave. Magari se guardo un pò di Buona Domenica mi passa..... E d'altronde... Reagan era un attore....

Dubbi di un pomeriggio di mezza Primavera: Io e la Pentecoste


Era una giornata troppo bella per restare in casa a studiare, allora ho raggiunto gli amici al Bois de Vincennes per il pique nique (alis, pic nic). E lì, ho avuto una illuminazione: dopo una bottiglia di bianco e un pò di Creme du Cassis... Ho cominciato a capire il tedesco!!

Sarà l'alcol... o la Pentecoste?

giovedì 8 maggio 2008

DI EDIPO, DI KUNDERA E ALTRE SEMPLIFICAZIONI



Il mito di Edipo è conosciuto ai più soprattutto per la tematica dell'incesto e della conseguente teoria freudiana dalla quale prende il nome. Non molti si sono però soffermati su un altro aspetto: quello della consapevolezza. Milan Kundera lo spiega in maniera molto esaustiva nel suo libro L'insostenibile leggerezza dell'essere (piccola parentesi: leggete Kundera. Vi prego. Non fate i finti intellettuali, non snobbatelo perchè lo ritenete un semplice scrittore di romanzi d'amore, rischiando così di perdere uno dei fiori all'occhiello della letteratura ceca).


Edipo era all'oscuro della sua situazione. Non sapeva di aver ucciso suo padre e di essersi sposato con sua madre, dando così vita ad un ribaltamento dello status quo tale da gettare la città di Tebe nelle mani di una pestilenza. Venuto a conoscenza della situazione, Edipo si acceca.


Kundera parla della vera colpa di questo personaggio, che non è l'incesto, bensì l'Ignoranza, la mancanza di informazione (l'incesto, in questo senso, diventa una conseguenza logica). L'ignoranza non è una giustificazione. Non ci si può lavare le mani semplicemente dicendo "non lo sapevo". E' dovere di ciascuno essere informato, informarsi, non soltanto per non essere in balia degli eventi, ma anche perchè le nostri azioni (o non-azioni) provocano inevitabilmente delle ripercussioni sul mondo circostante.




Detto ciò... Qualcuno mi può spiegare cos'è il Ministero delle Semplificazioni?


mercoledì 16 aprile 2008

Commento dei Recenti risultati elettorali

Cari amici, care amiche...
Anche se l'incipit di questo post sembra un pò quello della posta del cuore, in realtà mi accingo a parlare di cose molto più alte e importanti, tanto che potrei anche dilettarmi in un vero e proprio proemio con invocazione a una qualche divinità, ma me ne asterrò).
Infatti è giunto il momento di commentare i recenti risultati elettorali.

Tutto è successo molto in fretta, e il tempo per prepararsi era effettivamente poco, e forse anche per questo, nonostante che l'esito fosse, tutto sommato, scontato, ci sono state molte sorprese...
Ma bando agli indugi, e partiamo con la nostra analisi politico-sociologica. Innanzitutto (rullo di tumburi) vi presento i risultati in versione integrale:


Sondaggione!! Chi voterai alle prossime elezioni?


Ho inventato un metodo scientifico sofisticato e altamente qualificato, che
mi permetterà di scegliere Colui che sarà in grado di riportare il Nostro Paese
nella Rosa delle grandi potenze. Una volta dentro la cabina elettorale...
Lancerò una monetina.
15 % (2 voti)

Per la coalizione che venderà i migliori salamini nella piazzetta della
mia città.
7% (1 voto)

Le elezioni non sono più un mio problema. Ho chiesto l'espatrio.
23 % (3 voti)

Non capisco perchè tutti siano così presi da questa questione delle
elezioni anticipate. Io faccio come Luttazzi: mi agito solo quando comincia a
preoccuparsi Costantino
15 % (2 voti)

Per me. E' ovvio.
15 % (2 voti)

Elezioni? Quali elezioni?
30 % (4 voti)


Come potrete notare anche da soli, mie piccole volpi, la maggior parte di voi ha preferito scansare il problema: il 30 % ha infatti deciso di tenersi all'oscuro delle recenti vicessitudini elettorali, evitando così di perdere il proprio tempo a guardare gli speciali di Bruno Vespa.

Un 15 %, poi, ha deciso di percorrere la strada del Relativismo, andando così contro i dettami del nostro Santo Padre (no, non mi riferisco a Cannavaro, Pallone d'oro 2006 e Capitano della squadra italiana che ha vinto gli ultimi mondiali...), e ha votato per sè stesso medesimo (e magari, a differenza della Sinistra Arcobaleno, è anche riuscito ad entrare in Parlamento).

Un altro 15 % ha scelto di seguire i dettami della Propria Guida Spirituale (no, non mi riferisco a Papa Benedetto XVI... e neanche a Cannavaro), cioè Luttazzi, che a sua volta imita ciò che fa Costantino (e qui mi astengo da qualsiasi tipo di commento perchè sarebbe troppo facile).

Un altro 15 % ha scelto di mettere la propria decisione nelle mani di un Essere Superiore... Il Dio Denaro. Non a caso credo che questa scelta, che può sembrare alquanto discutibile, sia stata alla base del risultato bi-partitico che abbiamo sotto gli occhi.
Per coloro che non hanno capito quest'ultima frase: dato che una moneta ha solo 2 facce, e dato che credo alquanto improbabile che qualcuno di voi abbia tentato la sorte per ciascuno dei 14 partiti in gara, è ovvio che la vostra scelta fosse tra le due coalizioni maggiori... Comunque, proprio voi meritate di avere Maroni come Ministro dell'Interno, così come io mi merito d'avere un'ulcera gastrica. Consequentemente, se voi pensate che io meriti di avere un'ulcera gastrica, VOI meritate d'avere Maroni come Ministro dell'Interno... Tra cinaue anni ci rincontreremo, e vedremo chi di noi starà meglio.

Un 23 % ha deciso di chiedere asilo politico all'Estero. Le mete preferite ci risultano essere:
  • La Francia, per Parigi;
  • Amsterdam, per le bellezze architettoniche della Città;
  • La Giamaica, per la natura incotaminata;
  • La Spagna, per Zapatero;
  • Taiwan, per la libertà di espressione (se non ci credete, cliccate qui http://www.rsf.org/article.php3?id_article=24011);

Soltanto uno tra di voi si è fatto prendere per la gola, decidendo di morire lentamente, ucciso dal colesterolo, invece che aspettare che lo faccia qualcuno dall'Alto ...

La nostra analisi politico - sociologica termina qui. Non esporrò le mie preferenze politiche (che credo, nonostante tutto, siano abbastanza palesi), anche perchè devo correre a studiare per un esame che ho domani (sembra strano... ma la vita continua).

Penso che passerà un pò di tempo prima che io possa tornare a scrivere, dato che ora devo:

  • Studiare
  • Riprendermi dallo schock
  • Scansare i miei amici tedeschi che, per consolarmi, mi offrono asilo politico in Germania
  • Viaggiare sulla Loira

Nell'attesa, guardatevi questo, e cominciate a farci l'abitudine: 5 anni sono appena cominciati...

http://it.youtube.com/watch?v=vMmeCdIPsj8

http://it.youtube.com/watch?v=47_gg7HuD0A

http://it.youtube.com/watch?v=lwwN5OlfEtw

venerdì 4 aprile 2008

Apologia degli Anni 80, ovvero, Post per la Bibina Depressa

Avvertenze per i gentili lettori: questo post è nato in seguito ad una conversazione al limite dell'assurdo con Bibina-Depressa, e per tanto le sue varie parti potrebbero, almeno in apparenza, non avere alcun collegamento logico tra di loro. Chiedo per tanto al gentile (e sventurato) Utente che si accinga a leggere quanto segue, di non essere troppo cattivo nei suoi commenti: il carattere delirante del post ha una finalità puramente medica, dato che si pone come obiettivo quello di rilassare e di ridare il sonno ad una Amica. Se, comunque, l'Utente non ce la facesse a trattenere i propri malevoli commenti, questo può sfogarsi sui post precedenti, che sono (stavolta sì) il frutto puro e semplice di una mente un tantino deviata.


Ultimamente mi sono gettata sui Cure, su David Bowie e sui Queen, e devo ammettere che quando passo una buona dose della mia giornata ad ascoltarli, la mia qualità della vita sembra, inevitabilmente, migliorare (oppure è proprio il miglioramento di quest'ultima che mi porta ad ascoltarli? E' nato prima l'uovo o la gallina? Mai che si trovi Alberto Angela quando ce n'è bisogno ... ). Ciò, inevitabilmente, mi ha fatto rimettere in discussione la mia visione degli anni 80 (lo so, David Bowie ha operato soprattutto negli anni Settanta, ma vi ho già chiesto scusa nelle avvertenze!), periodo che ho sempre abbastanza rigettato: consumismo, capelli assurdi, Candy Candy... insomma, avevo un sacco di buone ragioni per gridare "Non si esce vivi dagli anni 80".

Ma poi...

Sarà che l'Italia ha vinto i Mondiali...

Sarà il delle Convers...

Sarà che non ci si dovevano fare le sopracciglia...

Sarà che tutto sembrava andare bene (sempre se vivevi dalla parte giusta del globo)..
Sarà.... Ma in fondo gli anni 80 rispecchiano un pò quel breve periodo a cavallo dell'infanzia e dell'adolescenza, periodo in cui sperimenti, in cui ti metti delle cose assurde e ascolti della musica molto discutibile, in cui fai tutto senza che la parte decisionale del tuo cervello sia ancora completamente sviluppata.... Ed è proprio il periodo più breve della vita di ognuno, perchè dura al massimo due anni, fino a quando non ti rendi conto che forse è il caso di smetterla di ostinarti a portare le gonne colorate (ma chi l'ha detto poi?) e di cominciare ad espandere la tua cultura musicale (meno male!).
E allora ogni tanto è bene vivere come se si fosse ancora negli anni 80: stare allegri senza motivo, ritirare fuori le canzoni assurde... alla faccia di chi tiene il broncio, di chi se la tira, di chi fa l'impegnato, di chi fa lo scazzato, di chi si sforza di apparire. E' un bene, insomma, tirarsi un attimo fuori dalla logica del mondo, fare un respiro profondo prima che ognuno riprenda il proprio broncio, i propri impegni, i propri scazzi...
Certo, se questo fosse un compito in classe probabilmente mi si accuserebbe di essere andata fuori tema. Ma che ci posso fare? E' il flusso di coscienza degli anni 80.

lunedì 31 marzo 2008

Immagini da Belleville _ Ennesimo post insensato


Bisogna diffidare delle parole

In confronto a qualche anno fa, mi rendo conto di come siano aumentati i miei momenti di mutismo (il che forse non è male, data una mia certa tendenza alla logorrea). Troppo spesso mi sembra di essere nel bel mezzo di un programma di Maria de Filippi: quello che dici viene misurato e analizzato in qualsiasi sua angolazione da persone totalmente estranee al contesto e che, per tanto, risultano essere inopportune (circa questo tema, vedere il blog del Trittico, in particolare i post di May e dell'Altare).

Spesso le parole vengono anche usate come alibi: parliamo e mettiamo le cose in chiaro, in modo tale che io mi possa poi comportare come mi pare e che tu non mi possa rimproverare, dato che, comunicando con te, ho dato prova di lealtà.

Errore.

La lealtà sta anche nei fatti, negli atteggiamenti; bisognerebbe tornare a dare importanza alle parole, a pesare ogni lettera, in modo che il fiato non venga disperso inutilmente.

Le mie Parole

(Pacifico - Bersani)

Le mie parole sono sassi

precisi aguzzi pronti da scagliare

su facce vulnerabili e indifese

sono nuvole sospese

gonfie di sottointesi

che accendono negli occhi infinite attese

sono gocce preziose indimenticate

a lungo spasimate poi centellinate

sono frecce infuocate che il vento o la fortuna sanno indirizzare

Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato

un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato

sono foglie cadute

promesse dovute

che il tempo ti perdoni per averle pronunciate

sono note stonate

sul foglio capitate per sbaglio

tracciate e poi dimenticate

le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire lo ammetto

strette tra i denti

passate, ricorrenti

inaspettate, sentite o sognate...

Le mie parole son capriole

palle di neve al sole

razzi incandescenti prima di scoppiare

sono giocattoli e zanzare,

sabbia da ammucchiare

piccoli divieti a cui disobbedire

sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo

che non mi riesce di spiegare

fanno come gli paresi perdono al buio per poi ritornare

Sono notti interminate, scoppi di risate

facce sopraesposte per il troppo sole

sono questo le parole

dolci o rancorose

piene di rispetto oppure indecorose

Sono mio padre e mia madre

un bacio a testa prima del sonno

un altro prima di partire

le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...

strette tra i denti

risparmiano i presenti

immaginate, sentite o sognate

spade, fendenti

al buio sospirate, perdonate

da un palmo soffiate......

lunedì 24 marzo 2008

Pictures of you - The Cure

I've been looking so long at these pictures of you
That I almost believe that they're real
I've been living so long with my pictures of you
That I almost believe that the pictures are
All I can feelRemembering
You standing quiet in the rain
As I ran to your heart to be near
And we kissed as the sky fell in
Holding you close
How I always held close in your fear
Remembering
You running soft through the night
You were bigger and brighter and wider than snow
And screamed at the make-believe
Screamed at the sky
And you finally found all your courage
To let it all go
Remembering
You fallen into my arms
Crying for the death of your heart
You were stone white
So delicate
Lost in the cold
You were always so lost in the dark
Remembering
You how you used to be
Slow drowned
You were angels
So much more than everything
Hold for the last time then slip away quietly
Open my eyes
But I never see anything
If only I'd thought of the right words
I could have held on to your heart
If only I'd thought of the right words
I wouldn't be breaking apart
All my pictures of you
Looking so long at these pictures of you
But I never hold on to your heart
Looking so long for the words to be true
But always just breaking apart
My pictures of you
There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to feel you deep in my heart
There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to never feel the breaking apart
All my pictures of you

venerdì 21 marzo 2008

Giornata Kafkiana

Bella giornata. Assurda.
Cominciamo con la mattinata. Come ogni giorno d'esame che si rispetti, mi alzo ad un'ora antilucana (come direbbe mia madre) per ripassare, quando mi rendo conto,alle 7, che non ne ho bisogno. Allora comincio a ricucire le mie Convers (ma perchè le Convers si rompono sempre dietro, all'altezza del tallone? Boh). Comunque. Continuiamo. Faccio l'esame alle 11 (non so ancora come sia andato perchè è uno scritto). Solo altre 4h di lezione, e solo un caffé con Beba per condividere la mia pausa con qualcuno. E poi.
Poi parli con quella persona simpatica, quella persona che hai adocchiato da almeno un mese. E poi, alle sette, uscita da lezione, chiami Silvia, che ha provato a contattarti circa 6 volte negli ultimi 20 minuti. Ecco una copia del dialogo:

- (voci in sottofondo) ohi, Giulia, ci sei?-
-si, dimmi, mi hai chiamato?-
-si, sono in pulman, sto venendo in facoltà. tra mezz'ora c'è una conferenza di Benni e Pennac nel piano di italianistica-
-(rumore di io che mi sto per rompere l'osso del collo sulle scale).............-
-................-
-................-
-................-
-Vabbé... davanti a Cencier?-
-Ok-

Lei arriva, e poco dopo ci raggiunge Beba. Perciò comincia l'Odissea. Ad italianistica non c'è nessuna conferenza. Solo un professore in aula professori che probabilmente non sa cosa fare dei suoi Giovedì sera. E allora torniamo alla sede (sottolineo che sono oramai le sette e un quarto). Chiediamo ai custodi di Censier. Loro dicono di non sapere niente, e di provare a bussare all'aula 49. Sbraitando lungo il corridoio per l'emozione arriviamo all'aula, e Silvia bussa, e apre: e ci troviamo nel bel mezzo di una conferenza... La porta viene richiusa all'improvviso. Noi restiamo fuori. Che facciamo? Entriamo? Non entriamo? Alla fine decidiamo di entrare: cacchio, Benni e Pennac nella stessa sala, esperienza che per me è paragonabile al concerto degli Smashing P. Perciò ci facciamo coraggio ed entriamo. E ci rendiamo conto che siamo di fronte ad una conferenza tenuta da un regista vietnamita, intento a parlare della sua esperienza della guerra. Per quanto io sia sensibile a queste tematiche, trattengo a stento una risata isterica ( e chi mi conosce sa che è molto difficile per me trattenere una risata isterica)... Silvia, dopo qualche secondo di silenzio, ha una illuminazione:
-Mi sa che non è lui-
Complimenti.
Usciamo paonazze.
E continua l'Odissea.
Dopo circa altri 20 minuti ci rendiamo conto che forse non c'è nessuna conferenza... magari l'hanno annullata, e sia Benni che Pennac torneranno, un giorno, forse, a Cencier...
E allora andiamo ad annegare i nostri dispiaceri in una birra.
E ora sono, qui, a pensare alla bella serata che ho passato, anche dopo essermi seduta al tavolo di quel pub...
Sembra molto la trama di un racconto di Pennac. O di Benni.


giovedì 13 marzo 2008

COME SPOSARE UN MILIONARIO ovvero M*****A, COME SONO INC*****A!!!


Oggi ho capito di aver sbagliato tutto nella vita. Sono riuscita a prendere un diploma di liceo classico, senza tralasciare le mie attività preferite (lettura, teatro, rottura di palle a vari livelli); poi mi sono laureata in tre anni netti, col massimo dei voti, facendo un tirocinio con le contropalle. A settembre, ho preso 6 aerei nel giro di 10 giorni (il signor Buco nell'Ozono mi perdonerà, ma era per una buona causa), per poter superare un test diagnostico a Parigi, tornare in Italia a Laurearmi, tornare in Francia per cominciare i corsi (e mandiamo a quel Paese la signora Modestia). A questo punto, di fronte al mio quasi certo futuro da precaria, mi rendo conto di aver sbagliato tutto nella vita. Perchè perdere il proprio tempo ad Arezzo Wave, quando potevo passare le mie estati in palestra a scolpimi il fisico? Perchè interessarmi delle cose del mondo e dell'Italia, quando mi potevo accontentare delle riviste scandalistiche? Perchè passare il mio tempo con amici e Università, quando potevo fare una mappa dei rampolli benestanti della zona? Perchè cercare di formarmi come persona, quando posso farmi sposare da un milionario?

Grazie a chi mi ha offerto questa massima di saggezza: quasi quasi mi ha dato la voglia di tornare in Italia per votare.


ps: non so cosa ne pensino le/gli altre/i, ma certe cose gettano davvero nello sconforto.

giovedì 6 marzo 2008

QUESTIONI DI PROSPETTIVA, ovvero IL POST INCOMPLETO

Stavo bevendo un cappuccino col Professore, e il pomeriggio è stato illuminato da una presa di coscienza molto importante. Non so se sia stato il capuccino, o il Prof, ma comuqnue l'Epifania è arrivata. E' vero che la vita è fatta di punti di vista. E' come stare su uno sgabello da bar: tiri la levetta, e decidi se stare su, giù, a media altezza. I problemi (perchè di problemi ce ne sono sempre) sono però i seguenti:

  1. Capire dove sta la leva;
  2. Capire come funziona la leva;
  3. Capire se siamo già in alto, in basso, a media altezza, etc.

Molti mi hanno detto che avevo un'aria triste. In realtà non era affatto così. La mitica Città Universitaria mi ha fatto un pochino effetto, in quanto in meno di mezz'ora ho rivisto una valanga di persone, e mi sono resa conto di quanto sia oggettivamente minuscola. Tanto per farvi capire... Ho rivisto pure l'Altare!!!!!!!!!

Ammetto che ho avuto un attimo di disperazione quando May, Prof e Nuvoletta mi hanno detto del nuovo locale notturno che hanno scoperto... ma sorvoliamo.

Ma ora devo scappare...

domenica 24 febbraio 2008

SE TELEFONANDO


Tanto tempo che non scrivo, e avevo in mente anche cose belle e profonde, fino a quando non ho fatto una telefonata... Non so quanto abbia fatto bene o male, certo è che non è molto bello buttarsi alle spalle qualcosa a cui tenevi grazie a una telefonata durata circa 59 secondi, soprattutto se dopo un primo momento di spaseamento ti rendi conto che TI SENTI MOLTO MEGLIO. Ma tanto, tanto, tanto, tanto, tanto. Misteri dei rapporti umani. Ma è bello così. In fondo.



Ma dato che i pensieri Belli e Profondi (o presunti tali) non trovano posto su questi schermi, posso passare ad elencare le belle attività semi-pseudo-frivole alle quali ho preso parte in questa normale settimana di attività erasmus.



Continua la convivenza con Monica-Braccio-Destro, che ha messo a mia disposizione Casa-Desco-Bosco-Cane (i bisogni primari, insomma). Il tutto è stano unito a due gite molto culturali al Museo Rodin (da paura) e al Castello di Fontainebleu (ancora da Paura), insieme a Silvia e alla mia tedesca preferita.

Intanto alcuni erasmus tornano a casa, e questo manda la nostra mente avanti nel tempo, a quando anche noi a Giugno saremo costretti a partire... E il commento unanime è solo uno: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO



Oltre a questo, è giunta al termine la Soap Opera del Consolato. Monica (che,in questi casi, è un pò l'Evina della situazione) è andata là di persona, scoprendo che (udite udite) non abbiamo nessun modo per poter votare dalla Francia. I tedeschi possono spedire il proprio voto via posta, noi dobbiamo prendere un aereo. Ma cacchio, avete idea di quanti italiani ci sono a Paris?? E non è che possiamo ingrassare l'Air One o chi per lei ogni volta che non raggiungiamo una maggioranza in Senato... Ovvia!!



Ma intanto il 29 si torna... e un pochino fa sempre piacere.

martedì 12 febbraio 2008

domenica 10 febbraio 2008

VOGLIO L'ESPATRIO


Monica-Braccio-Destro ha mandato una mail molto carina al Consolato per sapere cosa dobbiamo fare per poter votare dalla Francia (ma poi... siamo sicuri di voler votare? Questo è un altro discorso, ma comunque non ve lo dico); quelle linci meravigliose ci hanno spedito il testo della legge... Noi li ringraziamo molto, ma quello lo trovavamo anche da sole, vogliamo sapere quali documenti dobbiamo portare, quali carte, quali attestati, porcaccia la miseria... Io sarò ignorante, ma possibile che non sia possibile avere una Cacchio di Dannatissima Lista delle cose da fare, tipo Punto1, Punto2 eccetera eccetera?

Scleri notturni senza senso

SFAVATURA SPAZIO-TEMPO, ovvero Post Senza Capo nè Coda

Parigi ha deciso di mostrarci il meglio di sè stessa con un sole e una temperatura che la mia amica finlandese ha definito "estiva". Senza perdere tempo a disquisire sull'esistenza o meno della bella stagione in Finlandia, è vero che il sole splende, e alle due si può girare tranquillamente senza cappotto. La mia amica tedesca, che mi è stata passata dalla mia amica latinense che ha fatto ritorno in patria, mi ha affidato oggi un suo amico per fagli fare il giro del museo d'Orsay, con passeggiata sul lungo Senna annessa. Il problema è che il fanciullo in questione non parla francese, e io ho scoperto di avere dei grossi problemi con l'inglese, problemi che sono sorti col mio arrivo in Francia. Ovviamente il tedesco non lo parlo, e lui di italiano capisce solo "grazie", "prego", "*************" etc etc; per tanto, in attesa della discesa dello Spirito Santo, abbiamo deciso di passare al vecchio metodo per aumentare le capacità linguistiche di ciascuno: due pinte di Desperados a testa. Lui ha esordito dicendo che non si aspettava che io bevessi birra, dato che 1) sono una ragazza 2) sono una ragazza ITALIANA... mi piace rompere i clichè che hanno di noi all'estero!
Dico questo anche perchè probabilmente dovrò dire addio per un periodo ad alcolici e annessi e connessi... Vabbè, chi vivrà vedrà.

martedì 5 febbraio 2008

D - DAY

Ci siamo.


Niente sarà più come prima.

(FeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFeliceFelice)

A May e al Prof: sono o non sono la vostra più grande soddisfazione? :-)

lunedì 4 febbraio 2008

N'OUBLIE PAS

Ogni commento sarebbe superfluo. Ma una promessa è una promessa; e allora

  • Quelli che... si stupiscono per il giardino col wifi
  • Quelli che... La zucchina
  • Quelli che... sono Ggiovvani
  • Quelli che... Il cote du Rhone
  • Quelli che... Il vino bianco lo riconoscono dal disegno sull'etichetta
  • Quelli che... non si ricorderanno mai il codice
  • Quelli che... Il Tappa-Nonna (c'è tutto un mercato da scoprire)
  • Quelli che... Hanno lezione alle otto di mattina
  • Quelli che... Condividono le amicizie tedesche
  • Quelli che... La coppietta che pomicia
  • Quello che... Il Noctilien
  • Quelli che... La creperia
  • Quelli che... sono nati a un giorno di distanza
  • Quelli che... Il Principe
  • Quelli che... passano un sabato sera sdraiati per terra alla ricerca della connessione internet per comprare i biglietti dei Radiohead
  • Quelli che... Il pubbettino sporco e sudicio, come piace a noi
  • Quelli che... Il maiale

N'oublie pas... TU ES UNE FEMME!!!!

martedì 29 gennaio 2008

NUOVI FRUTTI IN SALSA NERA

Probabilmente sono stata forgiata da una massa immonda un pò troppo incazzosa e iraconda, ma devo ammettere che più vado avanti, meno sopporto l'autocompatimento (soprattutto se unito ad una forma latente di autocompiacimento). Che nessuno si preoccupi, non vi è alcun tipo di riferimento mirato, ma è semplicemente une di quelle prese di coscienza che maturano col tempo, e che una bella mattina trovi spuntate tra i tuoi rami, così, senza preavviso. Anche se ciò può avermi fatto diventare un attimino più rigida nei rapporti con gli altri, sono fermamente convinta che nessuno tra quelli che si ritrovano col sedere per terra abbiano il diritto di cominciare a scavare, soprattutto se:



  1. Hanno ancora la Salute;


  2. Abitano nella Parte Giusta del Globo (che, nel senso più cinico del termine, significa che non hanno passato la loro infanzia a scavare nelle miniere della Sierra Leone, hanno avuto un'istruzione, dei genitori, cure mediche, e le uniche guerre che hanno vissuto sono state quelle contro il professore di matematica della Terza Liceo, etc.);


  3. Non vivono sotto la soglia di povertà.

Queste persone, sì, hanno il diritto di piangersi addosso, di strapparsi i capelli, battere i piedi per terra, ululare alla Luna, e via dicendo. La cosa più strana è che non lo fanno, ma anzi, sono tra i primi a rialzarsi.


Dopo questo intermezzo incacchiato, voglio però testare la vostra soglia del dolore dicendovi che la sottoscritta ieri ha visto l'ultimo film di Tim Burton (sempre in inglese con i sottotitoli in francese, ma ormai ci siamo abituati), mentre nella Penisola sono appena stati messi i cartelloni pubblicitari. E per farvi logorare il fegato ancora di più, non vi dirò neanche se mi è piaciuto o no. Ah ah ah!!!


Sarà la crisi di Governo che mi fa diventare così cattiva?


domenica 27 gennaio 2008

Fedeli alla linea, la linea non c'è! (C.C.C.P.)

Giusto un piccolo appunto per questo:

http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo&video=717

http://rockinroad.blogosfere.it/2006/10/lirreversibile-discesa-di-giovanni-lindo-ferretti-1.html

Io arrivo in ritardo, probabilmente voi lo sapevate già...

Verranno al contrattacco, con elmi ed armi nuove, verranno al contrattacco, ma
intanto adesso... curami.
(da Curami)

sabato 26 gennaio 2008

DISSERTAZIONE FILOSOFICA SULLA CARTA IGIENICA ROSA

Ci sono dei giorni in cui ti poni delle domande importanti; ti alzi la mattina e non sai più chi sei, dove sei, chi è la persona che dorme nel letto accanto a te. Tutto è sfuocato, ed è come se fossi appena tornata da un lungo viaggio. E poi... intorno a te delle cose che non tornano, dei pezzi che mancano, dei tasselli che senti di aver perso per strada. E ti senti strana. e non sai se anche gli altri lo capiscono o se solo tu sei consapevole di essere profondamente diversa, inevitabilmente cambiata. Ma nonostante tutto, sai che a questo mondo, volente o nolente, ti ci dovrai riabituare.
Tutto questo per dire che, dopo aver visto il rotolo di carta igienica dentro la mia borsa, ho capito che ieri sera la mia ciucca era davvero alta!
Dopo queste righe, che denotano una alta presa di coscienza etilica e non solo, vorrei far presente una cosa molto grave e greve: l'attuale situazione politica italiana non facilita i rapporti con i miei amici erasmus. Non posso parlare con una tedesca o una inglese, persone che hanno un governo serio, e che sfottono i francesi "solo" perché il loro presidente si porta a letto una modella italiana! Dunque, io ritengo che i nostri cari politici italiani, nel momento in cui vengono chiamati ad amministrare la Cosa Pubblica in nostro nome, dovrebbero porsi una domanda molto semplice: con quale biglietto da visita presentiamo i nostri connazionali all'estero? Almeno dovrebbero avere un pò di pudore nei nostri riguardi, che ci troviamo ad essere catalogati come gli Scemi del Villaggio Globale ed Erasmus (e non solo).

giovedì 24 gennaio 2008

PENSIERI DELIRANTI POST ESAME






  • Hillary Clinton è tra i candidati democratici nella corsa alla Casa Bianca. Dovesse vincere le Primarie del 4 febbraio e le elezioni finali sarebbe la prima donna a diventare Presidente degli Stati Uniti. Ma a questo punto sorge un problema: come tutti ben sanno, il primo Presidente donna degli Stati Uniti d'America è Lisa Simpson. Per tanto, se Hillary dovesse vincere le elezioni, avremmo la prova inconfutabile che Hillary Clinton = Lisa Simpson.




  • I francesi non hanno una grande fantasia, e usano una sola parola per dire 9 cose diverse. Ma hanno trovato non so quanti termini per definire il/la proprio/a compagno/a. Ad esempio: fiancé è "fidanzato", cioè colui che dobbiamo sposare; copain è il "compagno". Fin qui tutto bene, abbiamo le stesse parole anche in italiano. Ma poi ti trovi davanti a petit ami, la cui traduzione italiana più prossima è "quella che ho messo a novanta gradi l'altra sera".




  • Tutti avrete visto Il fantastico Mondo di Amelie. Se non è così, prima di leggere oltre, andate immediatamente a vederlo, prima che sciolga le mie scimmie volanti contro di voi. Se non avete colto il sottile riferimento letterario, fermatevi immeditamente e correte a leggere Il Mago di Oz. Ora vergognatevi profondamente di voi stessi. Fatto? Perfetto. Dicevamo: all'inizio del film c'è una scena, dove Amelie si chiede "Quante persone staranno avendo un orgasmo in questo momento?", e lei risponde "13". Ecco. In realtà questo conteggio è fattibile, dato che i muri parigini hanno lo spessore di una foglia di lattuga (fortunatamente il nostro appartamento fa eccezione).




  • Ho finalmente scoperto che il liceo classico serve ad evere sempre sotto mano la citazione giusta, al momento giusto.




  • "Tornerò con lo scudo, o su di esso".




  • 16




  • Per ora io e lo scudo siamo 1 pari.


Non chiedetemi di fare un discorso normale o di mettere insieme un pensiero logico: sono appena uscita da un esame, cacchio!!!

E c'è poco da ridere: recessione economica, Governo che cade... Ma la mètode è per sempre!

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.
I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse
ora i bambini dormono nell letto del Sand Creek
Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare
la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek
Si son presi il nostro cuore
sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni f
iglio d'un temporale
ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek



Fabrizio de André, Fiume Sand Creek
io oh ye aspettavo te
si lavora e si produce si amministra lo stato
il comune si promette e si mantiene a volte
mentre io oh ye aspettavo te
il marchese La Fayette ritorna dall'America importando la rivoluzione e un cappello nuovo mentre io oh ye aspettavo te
ancora penso alle mie donne quelle passate e le presenti le ricordo appena
mentre io oh ye aspettavo te
Otto von Bismarck-Shonhausen per l'unità germanica si annette mezza Europa
mentre io aspettavo te
Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo tuttora in voga
mentre io oh ye aspettavo
Rino Gaetano, Sfiorivano le viole